Un riepilogo sintetico e utile su tutte le principali novità della Legge di Bilancio 2020
– Regime forfettario: tornano i limiti di acceso per chi ha redditi di lavoro dipendente e assimilati superiori a 30mila euro o compensi a dipendenti e collaboratori superiori a 20mila euro
– Bollo sulle fatture elettroniche: se gli importi dovuti non superano la soglia annua di 1.000 euro. l’obbligo di versamento potra’ avvenire semestralmente, anziche’ trimestralmente entro il 20 del mese successivo, rispettivamente entro il 16 giugno ed entro il 16 dicembre di ciascun anno.
– Viene confermata a regime l’aliquota del 10% di cedolare secca sui canoni di locazione concordati inerenti abitazioni ubicate in Comuni ad alta densita’ abitativa. Non e’ invece stata confermata per il 2020 la cedolare secca sugli affitti dei negozi.
– Confermate per il 2020 anche le detrazioni 50% per ristrutturazione edilizia, 65% per risparmio energetico, per sisma, per il verde e per l’acquisto dei mobili post ristrutturazione (a patto che essa sia iniziata dall’1.1.2019).
– E’ stato abolito nel 2020 lo sconto in fattura relativamente all’ecobonus.
– Imu/Tasi: nel 2020 finalmente, con l’abolizione della Tasi, si tornera’ ad avere un’unica imposta: l’IMU. Ma non rallegriamoci troppo perche’ l’importo dell’aliquota Tasi si sommera’ a quella dell’Imu, la quale potra’ raggiungere il (10,6+0,8)= 11,4 per mille.
– Deducibilita’ dell’IMU per gli immobili strumentali delle imprese e dei professionisti: per il 2019 la deducibilità dell’IMU resta fissata al 50 %. La deduzione aumentera’ al 60 % per gli anni 2020 e 2021. A partire dal 2022 scatterà la totale deducibilità.
– Novita’: introdotto il bonus facciate, che prevede una detrazione del 90% sulle spese, anche di sola pulitura o tinteggiatura, sostenute per rifacimento facciate degli edifici dei centri urbani e zone limitrofe. Di fatto il bonus vale per tutti gli edifici, salvo le villette isolate di campagna.
– Previsto anche un nuovo Credito d’imposta per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e altre attività innovative per la competitività delle imprese. Il vecchio credito d’imposta R&S viene anticipatamente abolito.
– Confermato il ripristino dell’ACE fissando l’aliquota percentuale per il calcolo del rendimento all’1,3 per cento.
– Bonus per imprese e privati per le colonnine di ricarica elettrica: l’agevolazione consiste nel riconoscimento di una detrazione d’imposta pari al 50 % delle spese sostenute (con un tetto massimo fiscale di 3.000 euro da ripartire in dieci quote annuali di pari importo ) dal 1° marzo 2019 al 31 dicembre 2021 relativamente all’acquisto e alla posa in opera di infrastrutture di ricarica dei veicoli alimentati a energia elettrica.
– Torna la possibilità, per gli imprenditori individuali, di applicare l’imposta sostitutiva dell’8% per l’estromissione dei beni immobili strumentali posseduti alla data del 31 ottobre 2019, se poste in essere dal 1° gennaio al 31 maggio 2020.
– Rimodulata la percentuale di deducibilità dei costi sostenuti per i veicoli aziendali concessi in uso ai dipendenti, che viene ora differenziata in ragione dei valori di emissione di anidride carbonica allo scopo di penalizzare i mezzi piu’ inquinanti.
– Buoni pasto dipendenti: sale da 7 a 8 euro la quota esente per i buoni pasto in formato elettronico mentre scende da 5,29 a 4 euro la quota che non concorre alla formazione del reddito di lavoro nel caso di buoni cartacei. Per le indennità sostitutive delle somministrazioni di vitto a favore dei lavoratori addetti a strutture lavorative temporanee oppure ubicate in zone prive di servizi di ristorazione viene mantenuto il limite giornaliero a 5,29 euro.
– A partire dalle annualità ancora accertabili all’1.1.2020, e’ stata estesa ai tributi locali ed alle entrate patrimoniali il sistema degli accertamenti esecutivi, già in vigore per gli accertamenti relativi alle imposte sui redditi, IVA e IRAP.
– Viene prorogata la facoltà per i privati di rideterminare i valori delle partecipazioni in società non quotate e dei terreni posseduti, sia agricoli sia edificabili, sulla base di una perizia giurata di stima, a condizione che il valore così rideterminato sia assoggettato a un’imposta sostitutiva dell’11%.
– Viene aumentata dal 20 al 26% l’imposta sostitutiva dell’imposta sul redditoapplicabile sulle plusvalenze realizzate in caso di cessioni a titolo oneroso di beni immobili acquistati o costruiti da non più di cinque anni.
– Per le imprese che redigono il bilancio secondo i principi contabili nazionali è possibile rivalutare i beni presenti in bilancio al 31.12.2018.
– I termini per l’accertamento sono ridotti di un anno per i contribuenti che hanno un fatturato annuo costituito esclusivamente da fatture elettroniche.
– Rimodulazione (in peggio) dell’ammontare degli oneri detraibili in base al reddito. E’ stato ridotto il grado di detraibilità (prima ammontava al 19%) degli oneri detraibili per i contribuenti con reddito complessivo, al netto di quello relativo all’abitazione principale e alle relative pertinenze, superiore a 120.000 euro. Rimangono invece immutati gli importi detraibili per interessi relativi ai prestiti e mutui agrari, all’acquisto e alla costruzione dell’abitazione principale e alle spese sanitarie.
In particolare, a decorrere dall’anno di imposta 2020:
- la detrazione spetta per l’intero importo qualora il reddito complessivo non ecceda 120.000 euro;
- la detrazione spetta in misura minore, e specificamente pari al rapporto tra 240.000 euro, diminuito del reddito complessivo del dichiarante, e 120.000, euro qualora il reddito complessivo sia superiore a 120.000 euro.
– Riconfermato il bonus bebe’ e il bonus asili nido.
– Elevata a 500 euro la spesa massima detraibile per le spese veterinarie.
– Familiari a carico: cambia il limite di reddito per considerare a carico i figli di età non superiore a 24 anni. Essi possono essere considerati a carico qualora nel 2019 abbiano posseduto un reddito complessivo inferiore a 4.000 euro. Resta invece invariato il limite di 2.840,51 euro (al lordo degli oneri deducibili) per gli altri soggetti familiari, compresi i figli dai 25 anni in poi.
– TARI Studi professionali: finalmente una riduzione di tasse. Pare che la legge di conversione del decreto abbia equiparato gli studi professionali alle banche e agli istituti di credito, che presentano coefficienti minori. La modifica, pertanto, porterebbe gli studi professionali a godere di una riduzione della TARI.
– Lezioni private agli studenti: dal 1° gennaio 2019 si applica un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle addizionali del 15% sui compensi dall’attività di lezioni private e ripetizioni, svolta dai docenti titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado, salvo opzione per la tassazione ordinaria.